sabato 25 settembre 2010

Peperoni Rossi Marinati


Ecco qui la prima ricetta alla moda di mamma. La si usa da noi nel tipico antipasto all'albanese. Notare che cucina albanese del sud e quella greca hanno molte somiglianze per cui, a qualcuno, può sembrare familiare e già visto (intendo l'antipasto).
Questa ricetta rende il peperone digeribilissimo e profumatissimo e gustosissimo. Si può utilizzare per accompagnare grigliate, formaggi freschi (tipo feta, robiola ecc..)

Vado con gli ingredienti per due/tre persone, poi si aumenta secondo numero:

Tempo: mezz'ora + preparazione

1 pepereone rosso medio
2 spicchi di aglio
pepe nero in grani
1 foglia di alloro
1 tazzina di aceto di vino
1 cucchiaio di olio

Utensili
1 tagliere in legno/plastica
1 pentola a base ampia e bordi bassi + coperchio
1 coltello

Procedimento

Lavare e asciugare il peperone
Togliere il picciolo e pulirlo dai semini.
Dividerlo a metà sul tagliere e poi a filetti spessi circa 1 cm.
Appoggiare dentro alla pentola i filetti, aggiungere gli spicchi di aglio tagliati a metà, la foglia di alloro divisa pure a metà, i grani di pepe.
Aggiungere l'aceto.

Mettere la pentola sul fuoco basso! coperta e fare andare girando di tanto in tanto finche l'aceto sarà evaporato. All'evaporazione aggiungere un altro poco di aceto e il cucchiaio da cucina di olio EVO. Continuare ancora la cottura a fuoco basso finchè il peperone non è morbido. In tutto ci vorrà mezz'ora o poco più. Per chi lo desidera, si può aggiungere il sale, ma solo verso fine cottura.

Spero vi gusti! :-)p

Le prossime volte completerò la ricetta per l'antipasto e completerò con le foto che stavolta non sono riuscita a fare.

venerdì 24 settembre 2010

Prima o poi....

Inizierò ad inserire pure le ricette...è che non sono ancora brava con le foto, che secondo me sono un ingrediente importante per gli internauti!

Ancora un po' di pazienza... e spero di riuscire nell'intento.

Un saluto a tutti

Bakllavà

venerdì 3 settembre 2010

Perchè Bakllavà?

E' passato un po' di tempo dall'ultimo post...causa vacanza in un posto isolato dove internet non prende.

Qualcuno magari si chiederà il perchè di questo nome, beh è il nome di un dolce tipico che mia mamma fa sempre a Capodanno! Sì, Capodanno perchè Natale in Albania non veniva festeggiato (almeno non pubblicamente) e la festa tradizionale era il 31 Dicembre.
Il Bakllavà è un dolce fatto di pazienza e passione, ricordo ancora il rituale in ogni suo particolare e per ogni famiglia la sfida era chi lo faceva più buono e più Grande.
La sfoglia fatta di uova, farina e burro viene tirata a mano con un mattarello sottile come un dito...si fanno fino a 100 sfoglie che devono essere tirate sottili come la carta velina. Assomiglia molto alla pasta fillo. Immaginatevi la fatica.

Poi una volta stesa la pasta, si inizia a foderare una grande teglia rotonda (allora era rotonda) alternando a strati di sfioglia uno strato di noci trittate, zucchero, cannella, chiodi di garofano. Strato dopo strato...finchè tutta la pasta non è finita...poi si taglia tutto a rombi facendo già le porzioni, si cola del burro fuso e poi si inforna per almeno due ore.... immaginatevi il profumo che inonda le narici, ti riveste la pelle e impregna i capelli...E' Sublime.

Una volta cotto, il Bakllavà, di origini turche, viene lasciato raffreddare e poi bagnato con una glassa di acqua e zucchero...si lascia così e poi si gusta in tutta la sua bonta ipercalorica!!!!

Ah...tutto il procedimento dura un giorno e una notte intera...questa è la magia del Bakllavà.